Post by Comunità♔Queeniana on Nov 29, 2014 11:11:43 GMT 1
Fonte:
Brian May On A New Passion - Taking The Diableries Home To France - And An Old Queen Favourite That's Special Again
del 27/11/2014
Traduzione in italiano di Claudio Tassone
Brian May parla di una nuova passione, portare le Diableries a casa in Francia e ancora di una sua vecchia preferita dei Queen che è di nuovo speciale
* * *
Il cuore di Brian May è pieno della ritrovata musica dei Queen, grazie all'album Forever, uno scrigno di vecchi brani della band nella loro forma più intima e naturale, tra le quali c'è una canzone che ha anche più significato delle altre: il brano inedito Let Me In Your Heart Again.
«Mi piace perché è molto vera. Andò molto vicina ad essere completata nel 1980, ma non siamo riusciti a ultimarla. Quando all'inizio di quest'anno abbiamo messo assieme le vecchie multitrack realizzate in analogico sono stato subito colpito dall'energia e la freschezza delle registrazioni, nelle quali suonavamo tutti e quattro insieme in modo molto unito, anche se la canzone era ancora in fase di sviluppo».
Brian May è felicissimo del fatto che un vecchio brano dei Queen sia finalmente disponibile anche per i fans:
«Per via dei dubbi sulla tonalità e la struttura del brano, avevamo deciso di metterlo da parte. Tuttavia, col senno di poi, siamo stati in grado di risolvere questi problemi e oggi la canzone è venuta fuori come per magia. L'ho scritta io, ma naturalmente ciò che va ricordato è che c'è Freddie a cantarla, con una performance eccezionale. Quindi oggi sono molto felice di sapere che ora è a disposizione per la gioia del nostro pubblico».
Se il cuore di Brian è pieno di musica, la sua mente lo è altrettanto di un'altra delle sue passioni: la fotografia stereoscopica e ─ in particolare questa settimana ─ le Diableries, una serie di carte realizzate a metà Ottocento in Francia e che il chitarrista ha presentato ufficialmente a Parigi insieme ai co-autori Denis Pellerin e Paula Fleming. Durante la sua permanenza parigina, Brian ha anche trovato il tempo di rendere omaggio allo scultore Adolphe Hennetier, uno dei personaggi fondamentali che resero celebri le immagini stereoscopiche. Per farlo Brian ha fatto visita al cimitero di Bellaville, dove si trovano le spoglie dell'artista.
«Eccoci qui, autori del primo libro definitivo sul fenomeno delle Diableries, in visita oggi al cimitero di Belleville a Parigi per rendere omaggio a uno dei due creatori di queste meravigliose carte stereoscopiche del 1860: lo scultore Adolphe Hennetier».
Questa passione non è un fenomeno passeggero per Brian e i suoi compagni di avventura, insieme ai quali ha raccolto per anni le rarissime carte stereo, raccogliendo al contempo ogni informazione possibile per poter poi scrivere il libro. Quest'ultimo è andato molto bene negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Ora è arrivato il momento di pubblicarne una versione francese, una sorta di ritorno a casa per le Diableries. I tre autori hanno lanciato il libro martedì scorso presso l'Hotel de Sully a Parigi, una location non casuale. Infatti in questo edificio sono stati ritrovati da poco tempo una serie unica di negativi originali realizzati proprio per creare le Diableries nel 19° secolo, rimasti molti anni chiusi in una cantina e dimenticati dal mondo. Cosa deve aver pensato Brian quando ha saputo della scoperta? Probabilmemte avrà detto che doveva essere una "specie di magia"!

Brian May On A New Passion - Taking The Diableries Home To France - And An Old Queen Favourite That's Special Again
del 27/11/2014
Traduzione in italiano di Claudio Tassone
Brian May parla di una nuova passione, portare le Diableries a casa in Francia e ancora di una sua vecchia preferita dei Queen che è di nuovo speciale
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Il cuore di Brian May è pieno della ritrovata musica dei Queen, grazie all'album Forever, uno scrigno di vecchi brani della band nella loro forma più intima e naturale, tra le quali c'è una canzone che ha anche più significato delle altre: il brano inedito Let Me In Your Heart Again.
«Mi piace perché è molto vera. Andò molto vicina ad essere completata nel 1980, ma non siamo riusciti a ultimarla. Quando all'inizio di quest'anno abbiamo messo assieme le vecchie multitrack realizzate in analogico sono stato subito colpito dall'energia e la freschezza delle registrazioni, nelle quali suonavamo tutti e quattro insieme in modo molto unito, anche se la canzone era ancora in fase di sviluppo».
Brian May è felicissimo del fatto che un vecchio brano dei Queen sia finalmente disponibile anche per i fans:
«Per via dei dubbi sulla tonalità e la struttura del brano, avevamo deciso di metterlo da parte. Tuttavia, col senno di poi, siamo stati in grado di risolvere questi problemi e oggi la canzone è venuta fuori come per magia. L'ho scritta io, ma naturalmente ciò che va ricordato è che c'è Freddie a cantarla, con una performance eccezionale. Quindi oggi sono molto felice di sapere che ora è a disposizione per la gioia del nostro pubblico».
Se il cuore di Brian è pieno di musica, la sua mente lo è altrettanto di un'altra delle sue passioni: la fotografia stereoscopica e ─ in particolare questa settimana ─ le Diableries, una serie di carte realizzate a metà Ottocento in Francia e che il chitarrista ha presentato ufficialmente a Parigi insieme ai co-autori Denis Pellerin e Paula Fleming. Durante la sua permanenza parigina, Brian ha anche trovato il tempo di rendere omaggio allo scultore Adolphe Hennetier, uno dei personaggi fondamentali che resero celebri le immagini stereoscopiche. Per farlo Brian ha fatto visita al cimitero di Bellaville, dove si trovano le spoglie dell'artista.
«Eccoci qui, autori del primo libro definitivo sul fenomeno delle Diableries, in visita oggi al cimitero di Belleville a Parigi per rendere omaggio a uno dei due creatori di queste meravigliose carte stereoscopiche del 1860: lo scultore Adolphe Hennetier».
Questa passione non è un fenomeno passeggero per Brian e i suoi compagni di avventura, insieme ai quali ha raccolto per anni le rarissime carte stereo, raccogliendo al contempo ogni informazione possibile per poter poi scrivere il libro. Quest'ultimo è andato molto bene negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Ora è arrivato il momento di pubblicarne una versione francese, una sorta di ritorno a casa per le Diableries. I tre autori hanno lanciato il libro martedì scorso presso l'Hotel de Sully a Parigi, una location non casuale. Infatti in questo edificio sono stati ritrovati da poco tempo una serie unica di negativi originali realizzati proprio per creare le Diableries nel 19° secolo, rimasti molti anni chiusi in una cantina e dimenticati dal mondo. Cosa deve aver pensato Brian quando ha saputo della scoperta? Probabilmemte avrà detto che doveva essere una "specie di magia"!