Post by Comunità♔Queeniana on Dec 11, 2014 1:32:22 GMT 1
Riporto la mia trascrizione e traduzione di alcuni passaggi di questa intervista video rilasciata da Brian May al network francese France 24 nel mese di novembre.
─ su Queen Forever e le prime tre canzoni
È come nell'archeologia, davvero. È buffo quello che si può trovare cercando approfonditamente. Le tre canzoni provengono da origini differenti, ma sono tutti brani che non avevamo completato fino a ora. Pensavamo che fosse impossibile condurle a termine. Ma se ci si impegna abbastanza, e ora con ProTools, è sbalorditivo quello che si riesce a fare. Effettivamente la prima, Let Me In Your Heart Again, era quasi finita. Si trattava solo di ricomporre la struttura della canzone, perchè non avevamo ancora definito il suo formato. Ma c'era la performance di noi quattro che suoniamo insieme. Ha un suono attuale come il giorno in cui la facemmo. Sembra realizzata ieri: c'è Freddie in ottima forma, la batteria di Roger, le parti di John... io che suono, e avevamo un giovane di nome Fred Mandel che proveniva dal gruppo di Elton [con Elton John ha pubblicato un primo album alla fine del 1985, ndt]. È molto energica. Spero che sia una buona canzone, perchè l'ho scritta io. Avevamo anche delle parti di Michael Jackson con Freddie. E avevamo anche Love Kills. Si trattava di una canzone su ordinazione, da parte di Giorgio Moroder, il quale era in carica alle nuove musiche per il restauro del film Metropolis di Fritz Lang. Ci chiese di realizzare un brano. In cambio avremmo potuto usare delle scene dal film, che noi abbiamo sfruttato per il video di Radio Ga Ga. Freddie realizzò il testo e le sue parti vocali rapidamente. Venne fatto sulla spinta del momento, ma scrisse una buonissima canzone. Il concetto di Love Kills è molto potente ed era scritto col cuore. Quello che io ho fatto lo scorso anno è stato togliere tutto quello che c'era nel brano, a parte la voce, e ricominciare daccapo. Una volta rimosso tutte le parti 'disco', resta la voce che suona come una ballata.
─ sulla Red Special e il libro
Beh, è una chitarra fatta in casa, che realizzai quando avevo 17 anni insieme a mio padre. Ci mettemmo due anni del nostro tempo libero. È stata con me per tutta la mia carriera. Rappresenta il mio sound, è come una estensione di me stesso.
─ riguardo il film su Freddie Mercury
La cosa sta durando molto a lungo, ma deve essere realizzato per bene. Deve essere rispettoso nei riguardi di Freddie. Quindi la realizzazione del film è in corso. Sembra che abbiamo consultato un sacco di registi... Ma non è colpa nostra. Continua ad essere in corso d'opera, perchè per realizzare un film è come se si dovessero trovare le finestre giuste per connettere le varie persone coinvolte. Ci sono volte in cui sembra che il 90% sia al suo posto, ma poi la cosa si ferma e bisogna attendere la finestra successiva e questo significa nuove persone. È un processo difficile. E anche il copione è difficile da definire in tutte le sue incarnazioni. È importante che sia fatto in modo corretto, perchè rappresenti Freddie nel modo giusto, non in modo artificiosamente perfezionato. Vogliamo che racconti la verità e che sia di intrattenimento, perchè Freddie era completamente un intrattenitore di persone.
─ alla domanda se Adam Lambert si è calato nei panni di Freddie
In un certo senso è come dici tu. Non è intenzionale. Non cerchiamo mai qualcuno che prenda il posto di Freddie, non l'abbiamo mai fatto. Ma arriva qualcuno che riesce a cantare il nostro materiale e apportare il proprio contributo. Lui è una bella persona ed è un intrattenitore. Quindi è come un'occasione offerta dal cielo.
─ su John Deacon
No, John non vuole esserci. Ha fatto una sua scelta. Vuole restare fuori da tutto questo. È perfettamente soddisfatto da quello che facciamo, ma non vuole prenderne parte. È un peccato, perchè lui è un bassista molto bravo ed era parte del nostro processo creativo quando eravamo tutti insieme. Ma bisogna rispettare le scelte della gente.
─ su com'è stata la performance di Brian sul tetto di Buckingham Palace
È stato molto spaventoso. La gente mi chiede "è stato spaventoso perchè avevi paura di cadere giù dal tetto di Buckingham Palace?", e io gli dico di no, era spaventoso perchp potevo fare un casino di fronte a un miliardo di persone. Ho pregato! Alla fine puoi preparare ogni dettaglio, ma qualcosa può sempre andare storto in un attimo e non hai alternative. Così ho fatto come mi avevano detto, e cioè mi sono abbandonato a una potenza superiore. Ed è la realtà di quello che puoi fare. Fai quello che ti è possibile ed il resto è nelle mani degli dei. E così ce l'ho fatta.
─ sul suo PhD (Dottorato di Ricerca) in Astrofisica, se non è forse la persona più intelligente del rock
Non sono per niente intelligente. Magari sono il più insistente. Ho iniziato a studiare verso la fine degli anni '60. E poi è successo che ho scelto di mettermi a suonare la mia chitarra per un certo numero di anni. E il mio PhD quindi non era stato completato. È una storia lunga, ma per farla breve, sono tornato al college e mi sono dedicato per un anno solo a quello, sgombrandomi il campo da tutte le altre cose. Così ho ottenuto il mio Dottorato.
─ qual'è il motivo per cui la musica dei Queen è così duratura
Sai, è una domanda alla quale non saprei rispondere. Le cose di cui parliamo nelle nostre canzoni non hanno a che fare con il fatto che siamo delle rock star. Riguardano i campi che accomunano tutte le persone. Parlano dell'amore, della ricerca della libertà, del dolore, dei sogni... I sogni di tutti sono sempre gli stessi. È sbalorditivo vedere l'effetto che facciamo alle nuove generazioni. Ci sono persone che mi mandano video di bimbi piccoli, di più o meno un anno, che giocano a suonare stomp-stomp clap... Penso che sia meraviglioso. Mi sento molto fortunato ad avere avuto un contatto con le persone e di continuare ancora a farlo. Presto torneremo qui [in riferimento al prossimo concerto a Parigi, ndt]. Torneremo al Bercy, e lo show che facciamo è davvero completo. Non mi dispiace dire che questo show è più grande di quelli che abbiamo fatto con Freddie. E non credo che Freddie avrebbe da ridire se dico che è uno dei migliori spettacoli che abbiamo mai fatto. È interessante da fare. Sono grato di ... sai, a 66 anni... 67 ?? ... e non avrei mai pensato di poterlo fare di nuovo a questa età. Ma ho avuto l'opportunità di fare così tante cose meravigliose.
─ sui suoi capelli
Non immagino come sarei senza di loro. Non credo che sarei bello. Capisco di essere fortunato ad averli, ad avere dei capelli. Quindi... sono quelli che sono.
─ su Queen Forever e le prime tre canzoni
È come nell'archeologia, davvero. È buffo quello che si può trovare cercando approfonditamente. Le tre canzoni provengono da origini differenti, ma sono tutti brani che non avevamo completato fino a ora. Pensavamo che fosse impossibile condurle a termine. Ma se ci si impegna abbastanza, e ora con ProTools, è sbalorditivo quello che si riesce a fare. Effettivamente la prima, Let Me In Your Heart Again, era quasi finita. Si trattava solo di ricomporre la struttura della canzone, perchè non avevamo ancora definito il suo formato. Ma c'era la performance di noi quattro che suoniamo insieme. Ha un suono attuale come il giorno in cui la facemmo. Sembra realizzata ieri: c'è Freddie in ottima forma, la batteria di Roger, le parti di John... io che suono, e avevamo un giovane di nome Fred Mandel che proveniva dal gruppo di Elton [con Elton John ha pubblicato un primo album alla fine del 1985, ndt]. È molto energica. Spero che sia una buona canzone, perchè l'ho scritta io. Avevamo anche delle parti di Michael Jackson con Freddie. E avevamo anche Love Kills. Si trattava di una canzone su ordinazione, da parte di Giorgio Moroder, il quale era in carica alle nuove musiche per il restauro del film Metropolis di Fritz Lang. Ci chiese di realizzare un brano. In cambio avremmo potuto usare delle scene dal film, che noi abbiamo sfruttato per il video di Radio Ga Ga. Freddie realizzò il testo e le sue parti vocali rapidamente. Venne fatto sulla spinta del momento, ma scrisse una buonissima canzone. Il concetto di Love Kills è molto potente ed era scritto col cuore. Quello che io ho fatto lo scorso anno è stato togliere tutto quello che c'era nel brano, a parte la voce, e ricominciare daccapo. Una volta rimosso tutte le parti 'disco', resta la voce che suona come una ballata.
─ sulla Red Special e il libro
Beh, è una chitarra fatta in casa, che realizzai quando avevo 17 anni insieme a mio padre. Ci mettemmo due anni del nostro tempo libero. È stata con me per tutta la mia carriera. Rappresenta il mio sound, è come una estensione di me stesso.
─ riguardo il film su Freddie Mercury
La cosa sta durando molto a lungo, ma deve essere realizzato per bene. Deve essere rispettoso nei riguardi di Freddie. Quindi la realizzazione del film è in corso. Sembra che abbiamo consultato un sacco di registi... Ma non è colpa nostra. Continua ad essere in corso d'opera, perchè per realizzare un film è come se si dovessero trovare le finestre giuste per connettere le varie persone coinvolte. Ci sono volte in cui sembra che il 90% sia al suo posto, ma poi la cosa si ferma e bisogna attendere la finestra successiva e questo significa nuove persone. È un processo difficile. E anche il copione è difficile da definire in tutte le sue incarnazioni. È importante che sia fatto in modo corretto, perchè rappresenti Freddie nel modo giusto, non in modo artificiosamente perfezionato. Vogliamo che racconti la verità e che sia di intrattenimento, perchè Freddie era completamente un intrattenitore di persone.
─ alla domanda se Adam Lambert si è calato nei panni di Freddie
In un certo senso è come dici tu. Non è intenzionale. Non cerchiamo mai qualcuno che prenda il posto di Freddie, non l'abbiamo mai fatto. Ma arriva qualcuno che riesce a cantare il nostro materiale e apportare il proprio contributo. Lui è una bella persona ed è un intrattenitore. Quindi è come un'occasione offerta dal cielo.
─ su John Deacon
No, John non vuole esserci. Ha fatto una sua scelta. Vuole restare fuori da tutto questo. È perfettamente soddisfatto da quello che facciamo, ma non vuole prenderne parte. È un peccato, perchè lui è un bassista molto bravo ed era parte del nostro processo creativo quando eravamo tutti insieme. Ma bisogna rispettare le scelte della gente.
─ su com'è stata la performance di Brian sul tetto di Buckingham Palace
È stato molto spaventoso. La gente mi chiede "è stato spaventoso perchè avevi paura di cadere giù dal tetto di Buckingham Palace?", e io gli dico di no, era spaventoso perchp potevo fare un casino di fronte a un miliardo di persone. Ho pregato! Alla fine puoi preparare ogni dettaglio, ma qualcosa può sempre andare storto in un attimo e non hai alternative. Così ho fatto come mi avevano detto, e cioè mi sono abbandonato a una potenza superiore. Ed è la realtà di quello che puoi fare. Fai quello che ti è possibile ed il resto è nelle mani degli dei. E così ce l'ho fatta.
─ sul suo PhD (Dottorato di Ricerca) in Astrofisica, se non è forse la persona più intelligente del rock
Non sono per niente intelligente. Magari sono il più insistente. Ho iniziato a studiare verso la fine degli anni '60. E poi è successo che ho scelto di mettermi a suonare la mia chitarra per un certo numero di anni. E il mio PhD quindi non era stato completato. È una storia lunga, ma per farla breve, sono tornato al college e mi sono dedicato per un anno solo a quello, sgombrandomi il campo da tutte le altre cose. Così ho ottenuto il mio Dottorato.
─ qual'è il motivo per cui la musica dei Queen è così duratura
Sai, è una domanda alla quale non saprei rispondere. Le cose di cui parliamo nelle nostre canzoni non hanno a che fare con il fatto che siamo delle rock star. Riguardano i campi che accomunano tutte le persone. Parlano dell'amore, della ricerca della libertà, del dolore, dei sogni... I sogni di tutti sono sempre gli stessi. È sbalorditivo vedere l'effetto che facciamo alle nuove generazioni. Ci sono persone che mi mandano video di bimbi piccoli, di più o meno un anno, che giocano a suonare stomp-stomp clap... Penso che sia meraviglioso. Mi sento molto fortunato ad avere avuto un contatto con le persone e di continuare ancora a farlo. Presto torneremo qui [in riferimento al prossimo concerto a Parigi, ndt]. Torneremo al Bercy, e lo show che facciamo è davvero completo. Non mi dispiace dire che questo show è più grande di quelli che abbiamo fatto con Freddie. E non credo che Freddie avrebbe da ridire se dico che è uno dei migliori spettacoli che abbiamo mai fatto. È interessante da fare. Sono grato di ... sai, a 66 anni... 67 ?? ... e non avrei mai pensato di poterlo fare di nuovo a questa età. Ma ho avuto l'opportunità di fare così tante cose meravigliose.
─ sui suoi capelli
Non immagino come sarei senza di loro. Non credo che sarei bello. Capisco di essere fortunato ad averli, ad avere dei capelli. Quindi... sono quelli che sono.