Post by Comunità♔Queeniana on Apr 6, 2015 15:59:20 GMT 1
Sesso e droga? No, grazie. Incontro con il Dio del Rock che vuole scacciare l'egoismo e la corruzione dalla politica per sostituirli con persone "decenti".
• Brian May, il chitarrista dei Queen, vuole contribuire a cambiare faccia alla politica britannica
• il piano è galvanizzare i 18 milioni di persone che non hanno votato alle passate elezioni
• dice che la genre non dovrebbe votare per il partito, ma per i candidati che pensano siano più decenti
• May, 67 anni, va ancora in tour con i Queen, ed ha un dottorato di ricerca in Astrofisica
di Jane Fryer per il Daily Mail del 6 aprile 2015
Traduzione di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
* * *
Per essere uno straordinario Dio del rock, Brian May è sorprendentemente accomodante e gentile. La sua voce è tranquillizzante, il suo modo di parlare calmo e misurato, adatto alla lettura di favole della buonanotte oppure per i centralini dei corrieri che annunciano le consegne delle spedizioni. O magari è l'ideale per cantare dolci ballate dedicate ad una delle sue miriadi di passioni: i tassi, l'astrofisica, la fotografia stereoscopica vittoriana, Sir Patrick Moore, il mondo vegetariano, non dimenticando quella che è la sua seconda moglie da 15 anni, l'attrice Anita Dobson.
«Lei è semplicemente eccezionale, ed è molto organizzata!», dice.
Ma ora spiega, con molta educazione e senza alzare i toni, il perché ─ oltre ad essere la leggenda del rock con la chiacchiera migliore al mondo ─ è anche impegnato sul fronte politico. Non nega la sua avversione al Primo Ministro inglese David Cameron, che detesta veramente. Si sono incontrati una volta fugacemente nei corridoi del Parlamento, quando Brian partecipò a un dibattito sul tema dell'abbattimento dei tassi.
«Non sono davvero per niente un suo fan. È molto affabile e ammaliante. Si fermò e mi disse: "Oh, ciao Brian, non ti preoccupare per i tassi... andrà tutto per il meglio". Meglio?!», dice spingendosi sulle spalle con un colpetto la sua magnifica chioma grigia stile Luigi XIV con dignitoso disgusto, «Questa fu una frase molto eloquente. È stato molto gentile all'apparenza, ma anche molto accondiscendente. Per me è un esempio di tutto ciò che è sbagliato. Ama i privilegi dal cliché elitario, senza nessuna empatia. Considera la Gran Bretagna qualcosa di simile a un feudo. Sono proprio queste le cose che intendiamo modificare».
Brian ha molto da dire su Cameron. Quando parla al plurale, Brian si riferisce ai suoi colleghi di Common Decency, una iniziativa finalizzata ad una specie di rivoluzione politica, che il chitarrista ha lanciato il mese scorso e il cui slogan è: "Hai una sola occasione, un solo voto... Usalo!". Tanto per essere chiari, non si tratta di un partito politico e ─ anche se ci sono state delle voci ─ Brian non si sta' candidando al Parlamento. «È qualcosa che mi avrebbe posto dei limiti. C'è tanto che avrei bisogno di fare». In realtà Common Decency è una campagna finalizzata a debellare la componente egoista e corrotta della politica, per rimpiazzarla con persone "decenti", dotate cioè di un pensiero indipendente dal partito politico di appartenenza.
«Vogliamo solo le persone buone, vogliamo dei parlamentari che abbiano il coraggio di seguire la propria coscienza. Sono una rarità nell'attuale Parlamento».
Il suo piano è quello di galvanizzare i 18 milioni di elettori (ovvero il 38% dell'elettorato) che non si sono scomodati per andare a votare alle ultime elezioni a tornare alle urne, e non per votare un partito, ma per il candidato che considerano sia il più decente; compresi gli esponenti dei partiti come l'UKIP [estrema destra, ndt] nel caso in cui siano ritenuti davvero "decenti".
«Voglio che le persone muovano il sedere per andare a votare, e che portino anche i propri amici a muovere il proprio sedere per votare, e scacciare via una volta per tutte le caste che popolano la politica».
Attualmente fanno parte dei suoi preferiti la "Verde" Caroline Lucas, la laburista Angela Smith (ministro ombra per l'acqua e la pesca) e il conservatore Henry Smith (che perora la causa degli animalisti).
Fra gli strumenti usati vi sono una significativa iniezione di finanze personali, e un grafico a torta che illustra come hanno votato gli inglesi alle ultime elezioni, con uno slogan che dice: "Nessuna poltrona è al sicuro, nessun voto è sprecato". Brian ha 67 anni, e come chitarrista dei Queen è anche straordinariamente ricco ─ con un patrimonio stimato del pari a 75.000.000 di Sterline. Avrebbe potuto tranquillamente trascorrere il porprio tempo disteso su un lettino di qualche spiaggia alle Barbados, sorseggiando un cocktail alla vodka insieme ad Anita; o magari giocare a golf con i suoi vicini di casa a Londra, i musicisti Robbie Williams e Jimmy Page. E Invece no! Lui è un maniaco del lavoro. Quando non è impegnato per la lotta al cambiamento della scena politica inglese, si dedica alla campagna per la salvaguardia dei diritti degli animali (è proprietario di una riserva naturale nel Dorset); oppure va in tour come Queen insieme al batterista Roger Taylor e al cantante Adam Lambert (al posto di Freddie Mercury); oppure ancora realizza cortometraggi, lavora al biopic su Freddie Mercury con l'attore Ben Whishaw... Ma si dedica anche alla sua passione per l'astronomia (ha un dottorato in Astrofisica), o ancora fare capolino sul tetto di Buckingham Palace per esibirsi dal vivo per l'altra Regina al Giubileo d'Oro. Come lui stesso ammette, «Non sono molto bravo a rilassarmi». Va a letto alle 4 / 5 del mattino, ma non perché se ne sta in giro a festeggiare con Mick Jagger, bensì risponde alle e-mail, scrive, registra video per il suo canale YouTube ─ una specie di sermone online ─ e tanto altro ancora.
«Mi ossessiona... Sono un tremendo perfezionista», ma sua moglie Anita non gli ha mai urlato "Oh, andiamo Brian... Vuoi venire a letto, per amor di Dio?!?".
A tal proposito, Brian spiega in modo diplomatico del rapporto con sua moglie
«Penso di aver sentito questo genere di voci, ma lei è meravigliosa e ha pienamente il controllo di se stessa».
L'attivismo politico è giunto tardi a Brian. È cresciuto da figlio unico a Feltham in una famiglia modesta e politicamente conservatrice. Ha avuto poco tempo per la politica quando era studente, e ancora meno da musicista. Ha iniziato ad occuparsene quando si è dedicato a campagnae contro la crudeltà verso gli animali:
«Più vedo come funziona il Parlamento e più mi viene voglia di sbattere la testa contro il muro».

La sua campagna Common Decency è il risultato di un sogno ricorrente:
«Argomenti come la disuguaglianza, l'ingiustizia e la crudeltà mi hanno profondamente sconvolto. Sentivo che avrei dovuto fare qualcosa. Abbiamo solo una possibilità per fare del bene in questo mondo».
Nonostante la mole di attività che svolge, Brian passerebbe facilmente per un cinquantenne. Le sue mani sono affusolate e agili. I suoi denti sono perfetti. Il suo viso è aggraziato e levigato.
Lui scherza:
«È tutto merito della chirurgia plastica... Penso sia merito delle docce fredde, delle quali sono un grande fautore, e del poco sonno naturalmente».
E dei suoi famosi capelli, arroccati sulla sua testa come fossero un gigante barboncino color argento, dice:
«Hanno visto tempi migliori, ma almeno sono ancora al loro posto. Uso un po' di balsamo, ma gli lascio prendere la piega che vogliono in modo naturale».
Brian ha sempre avuto una vita tranquilla. Mentre Freddie Mercury sniffava cocaina dai vassoi d'argento che giravano durante i parti dei Queen, Brian rispondeva a tali offerte con educati "No, grazie". lui stesso:
«La maggior parte delle persone intorno a me ne faceva uso, ma io non ho mai assunto droghe, nemmeno il cannabis. Averne il controllo era diventata come una prova per me stesso. Non mi dispiaceva che altri lo facessero, ma preferivo che tutto ciò che vivevo fosse reale. Ho fatto tante strada con la musica, e non ho mai fumato... Però faccio l'amore e bevo vodka».
Nel 2006 è tornato all'Imperial College per ultimare il dottorato di ricerca in Astrofisica, abbandonato 30 anni prima. A proposito dell'Astronomia, Brian descrive lo scomparso Sir Patrick Moore come «Uno zio e l'uomo più generoso che abbia mai conosciuto». Quando Patrick è rimasto senza soldi nei suoi ultimi anni di vita, Brian ha immediatamente provveduto ad acquistargli casa e a pagare i suoi accompagnatori per garantirgli assistenza.
«Era indigente verso la fine. È buffo come questo paese ignori i suoi eroi... Non veniva assistito dallo Stato».
Brian ha noleggiato un piccolo aereo per seguire l'eclissi solare del mese scorso, ed è volato fin sopra le Isole Faroe. Ne è valsa la pena: lui e i suoi amici hanno assistito al percorso di una gigantesca ombra che ha attraversato le nuvole ed è arrivata a oscurare il sole, lasciandone in vista solo la sua luminosa corona:
«È stata un'esperienza che cambia la vita. Freddie avrebbe adorato una cosa del genere».
Freddie Mercury è ovviamente un tema molto ricorrente in questa conversazione.
«Freddie ha sempre seguito le sue priorità. Non sopportava gli stolti e, a differenza da me, non era uno che amava compiacere gli altri».
Brian gli voleva profondamente bene. Dopo la quasi contemporanea morte del padre e di Freddie (il primo per un cancro ai polmoni e l'ultimo per una polmonite indotta dall'AIDS), Brian si fece aiutare per una depressione. Oggi trae un po' di illuminazione da un potere superiore:
«Credo in una forma di Dio, che è cosa molto impopolare a dirsi in quanto astronomo. Ma non penso che l'astronomia sia incompatibile con l'esistenza di un potere superiore».
Nel mondo che vorrebbe Brian, i parlamentari non sarebbero costretti a votare contro la loro coscienza, non ci sarebbe nessun privilegio, nessuna austerità e la proprietà di tutte le banche sarebbe pubblica. Oh, e vorrebbe che le persone come lui pagassero più tasse:
«Ho pagato milioni e milioni di Sterline in tasse e sono orgoglioso di questo, perché credo che la tassazione serva per il bene comune».
Sarebbe anche felice di pagarne di più, anche avendo un immenso patrimonio e case nel Surrey e a Londra. Quindi, come può tutto questo stare insieme al suo odio per i privilegi e l'elitismo?
«Lo sarei per davvero! Anche se non sono ultra riccho, non è una questione di quanti soldi si hanno o di quante case possiedi. La questione è che certe persone sono ingiustamente ricche e potenti e non hanno mai lavorato per ottenere ciò che si ritrovano. Tutti dovremmo avere pari opportunità. Io non sono un uomo apatico e lavoro giorno e notte per cambiare il mondo».
A un tratto sembra un po' stanco:
«Alcune persone pensano che sia molto ingenuo, e forse lo sono davvero. Come posso cambiare il mondo in 40 giorni?» .
Ma la vede anche come una sua responsabilità:
«Non sono Madre Teresa, ma cerco di rendere questo mondo un posto migliore. Forse sarà il mio lavoro per il resto della vita, anche se spero di potermi rilassare un po' dopo le elezioni e trascorrere più tempo con Anita, i miei figli e i miei nipoti».
Brian May è una persona buona, gentile e intelligente che, oltre ad aver venduto 200 milioni di dischi, ha dedicato gran parte della propria vita a fare cose buone e generose, e la cosa naturalemente è ammirevole. Eppure non posso che dispiacermi per la povera Anita, da sola sotto le lenzuola nel letto per ore, prima che Brian spenga il computer, metta via i suoi grafici a torta e la raggiunga.
• Brian May, il chitarrista dei Queen, vuole contribuire a cambiare faccia alla politica britannica
• il piano è galvanizzare i 18 milioni di persone che non hanno votato alle passate elezioni
• dice che la genre non dovrebbe votare per il partito, ma per i candidati che pensano siano più decenti
• May, 67 anni, va ancora in tour con i Queen, ed ha un dottorato di ricerca in Astrofisica
di Jane Fryer per il Daily Mail del 6 aprile 2015
Traduzione di Claudio Tassone per Comunità Queeniana Italiana
* * *
Per essere uno straordinario Dio del rock, Brian May è sorprendentemente accomodante e gentile. La sua voce è tranquillizzante, il suo modo di parlare calmo e misurato, adatto alla lettura di favole della buonanotte oppure per i centralini dei corrieri che annunciano le consegne delle spedizioni. O magari è l'ideale per cantare dolci ballate dedicate ad una delle sue miriadi di passioni: i tassi, l'astrofisica, la fotografia stereoscopica vittoriana, Sir Patrick Moore, il mondo vegetariano, non dimenticando quella che è la sua seconda moglie da 15 anni, l'attrice Anita Dobson.
«Lei è semplicemente eccezionale, ed è molto organizzata!», dice.
Ma ora spiega, con molta educazione e senza alzare i toni, il perché ─ oltre ad essere la leggenda del rock con la chiacchiera migliore al mondo ─ è anche impegnato sul fronte politico. Non nega la sua avversione al Primo Ministro inglese David Cameron, che detesta veramente. Si sono incontrati una volta fugacemente nei corridoi del Parlamento, quando Brian partecipò a un dibattito sul tema dell'abbattimento dei tassi.
«Non sono davvero per niente un suo fan. È molto affabile e ammaliante. Si fermò e mi disse: "Oh, ciao Brian, non ti preoccupare per i tassi... andrà tutto per il meglio". Meglio?!», dice spingendosi sulle spalle con un colpetto la sua magnifica chioma grigia stile Luigi XIV con dignitoso disgusto, «Questa fu una frase molto eloquente. È stato molto gentile all'apparenza, ma anche molto accondiscendente. Per me è un esempio di tutto ciò che è sbagliato. Ama i privilegi dal cliché elitario, senza nessuna empatia. Considera la Gran Bretagna qualcosa di simile a un feudo. Sono proprio queste le cose che intendiamo modificare».
Brian ha molto da dire su Cameron. Quando parla al plurale, Brian si riferisce ai suoi colleghi di Common Decency, una iniziativa finalizzata ad una specie di rivoluzione politica, che il chitarrista ha lanciato il mese scorso e il cui slogan è: "Hai una sola occasione, un solo voto... Usalo!". Tanto per essere chiari, non si tratta di un partito politico e ─ anche se ci sono state delle voci ─ Brian non si sta' candidando al Parlamento. «È qualcosa che mi avrebbe posto dei limiti. C'è tanto che avrei bisogno di fare». In realtà Common Decency è una campagna finalizzata a debellare la componente egoista e corrotta della politica, per rimpiazzarla con persone "decenti", dotate cioè di un pensiero indipendente dal partito politico di appartenenza.
«Vogliamo solo le persone buone, vogliamo dei parlamentari che abbiano il coraggio di seguire la propria coscienza. Sono una rarità nell'attuale Parlamento».
Il suo piano è quello di galvanizzare i 18 milioni di elettori (ovvero il 38% dell'elettorato) che non si sono scomodati per andare a votare alle ultime elezioni a tornare alle urne, e non per votare un partito, ma per il candidato che considerano sia il più decente; compresi gli esponenti dei partiti come l'UKIP [estrema destra, ndt] nel caso in cui siano ritenuti davvero "decenti".
«Voglio che le persone muovano il sedere per andare a votare, e che portino anche i propri amici a muovere il proprio sedere per votare, e scacciare via una volta per tutte le caste che popolano la politica».
Attualmente fanno parte dei suoi preferiti la "Verde" Caroline Lucas, la laburista Angela Smith (ministro ombra per l'acqua e la pesca) e il conservatore Henry Smith (che perora la causa degli animalisti).
Fra gli strumenti usati vi sono una significativa iniezione di finanze personali, e un grafico a torta che illustra come hanno votato gli inglesi alle ultime elezioni, con uno slogan che dice: "Nessuna poltrona è al sicuro, nessun voto è sprecato". Brian ha 67 anni, e come chitarrista dei Queen è anche straordinariamente ricco ─ con un patrimonio stimato del pari a 75.000.000 di Sterline. Avrebbe potuto tranquillamente trascorrere il porprio tempo disteso su un lettino di qualche spiaggia alle Barbados, sorseggiando un cocktail alla vodka insieme ad Anita; o magari giocare a golf con i suoi vicini di casa a Londra, i musicisti Robbie Williams e Jimmy Page. E Invece no! Lui è un maniaco del lavoro. Quando non è impegnato per la lotta al cambiamento della scena politica inglese, si dedica alla campagna per la salvaguardia dei diritti degli animali (è proprietario di una riserva naturale nel Dorset); oppure va in tour come Queen insieme al batterista Roger Taylor e al cantante Adam Lambert (al posto di Freddie Mercury); oppure ancora realizza cortometraggi, lavora al biopic su Freddie Mercury con l'attore Ben Whishaw... Ma si dedica anche alla sua passione per l'astronomia (ha un dottorato in Astrofisica), o ancora fare capolino sul tetto di Buckingham Palace per esibirsi dal vivo per l'altra Regina al Giubileo d'Oro. Come lui stesso ammette, «Non sono molto bravo a rilassarmi». Va a letto alle 4 / 5 del mattino, ma non perché se ne sta in giro a festeggiare con Mick Jagger, bensì risponde alle e-mail, scrive, registra video per il suo canale YouTube ─ una specie di sermone online ─ e tanto altro ancora.
«Mi ossessiona... Sono un tremendo perfezionista», ma sua moglie Anita non gli ha mai urlato "Oh, andiamo Brian... Vuoi venire a letto, per amor di Dio?!?".
A tal proposito, Brian spiega in modo diplomatico del rapporto con sua moglie
«Penso di aver sentito questo genere di voci, ma lei è meravigliosa e ha pienamente il controllo di se stessa».
L'attivismo politico è giunto tardi a Brian. È cresciuto da figlio unico a Feltham in una famiglia modesta e politicamente conservatrice. Ha avuto poco tempo per la politica quando era studente, e ancora meno da musicista. Ha iniziato ad occuparsene quando si è dedicato a campagnae contro la crudeltà verso gli animali:
«Più vedo come funziona il Parlamento e più mi viene voglia di sbattere la testa contro il muro».

La sua campagna Common Decency è il risultato di un sogno ricorrente:
«Argomenti come la disuguaglianza, l'ingiustizia e la crudeltà mi hanno profondamente sconvolto. Sentivo che avrei dovuto fare qualcosa. Abbiamo solo una possibilità per fare del bene in questo mondo».
Nonostante la mole di attività che svolge, Brian passerebbe facilmente per un cinquantenne. Le sue mani sono affusolate e agili. I suoi denti sono perfetti. Il suo viso è aggraziato e levigato.
Lui scherza:
«È tutto merito della chirurgia plastica... Penso sia merito delle docce fredde, delle quali sono un grande fautore, e del poco sonno naturalmente».
E dei suoi famosi capelli, arroccati sulla sua testa come fossero un gigante barboncino color argento, dice:
«Hanno visto tempi migliori, ma almeno sono ancora al loro posto. Uso un po' di balsamo, ma gli lascio prendere la piega che vogliono in modo naturale».
Brian ha sempre avuto una vita tranquilla. Mentre Freddie Mercury sniffava cocaina dai vassoi d'argento che giravano durante i parti dei Queen, Brian rispondeva a tali offerte con educati "No, grazie". lui stesso:
«La maggior parte delle persone intorno a me ne faceva uso, ma io non ho mai assunto droghe, nemmeno il cannabis. Averne il controllo era diventata come una prova per me stesso. Non mi dispiaceva che altri lo facessero, ma preferivo che tutto ciò che vivevo fosse reale. Ho fatto tante strada con la musica, e non ho mai fumato... Però faccio l'amore e bevo vodka».
Nel 2006 è tornato all'Imperial College per ultimare il dottorato di ricerca in Astrofisica, abbandonato 30 anni prima. A proposito dell'Astronomia, Brian descrive lo scomparso Sir Patrick Moore come «Uno zio e l'uomo più generoso che abbia mai conosciuto». Quando Patrick è rimasto senza soldi nei suoi ultimi anni di vita, Brian ha immediatamente provveduto ad acquistargli casa e a pagare i suoi accompagnatori per garantirgli assistenza.
«Era indigente verso la fine. È buffo come questo paese ignori i suoi eroi... Non veniva assistito dallo Stato».
Brian ha noleggiato un piccolo aereo per seguire l'eclissi solare del mese scorso, ed è volato fin sopra le Isole Faroe. Ne è valsa la pena: lui e i suoi amici hanno assistito al percorso di una gigantesca ombra che ha attraversato le nuvole ed è arrivata a oscurare il sole, lasciandone in vista solo la sua luminosa corona:
«È stata un'esperienza che cambia la vita. Freddie avrebbe adorato una cosa del genere».
Freddie Mercury è ovviamente un tema molto ricorrente in questa conversazione.
«Freddie ha sempre seguito le sue priorità. Non sopportava gli stolti e, a differenza da me, non era uno che amava compiacere gli altri».
Brian gli voleva profondamente bene. Dopo la quasi contemporanea morte del padre e di Freddie (il primo per un cancro ai polmoni e l'ultimo per una polmonite indotta dall'AIDS), Brian si fece aiutare per una depressione. Oggi trae un po' di illuminazione da un potere superiore:
«Credo in una forma di Dio, che è cosa molto impopolare a dirsi in quanto astronomo. Ma non penso che l'astronomia sia incompatibile con l'esistenza di un potere superiore».
Nel mondo che vorrebbe Brian, i parlamentari non sarebbero costretti a votare contro la loro coscienza, non ci sarebbe nessun privilegio, nessuna austerità e la proprietà di tutte le banche sarebbe pubblica. Oh, e vorrebbe che le persone come lui pagassero più tasse:
«Ho pagato milioni e milioni di Sterline in tasse e sono orgoglioso di questo, perché credo che la tassazione serva per il bene comune».
Sarebbe anche felice di pagarne di più, anche avendo un immenso patrimonio e case nel Surrey e a Londra. Quindi, come può tutto questo stare insieme al suo odio per i privilegi e l'elitismo?
«Lo sarei per davvero! Anche se non sono ultra riccho, non è una questione di quanti soldi si hanno o di quante case possiedi. La questione è che certe persone sono ingiustamente ricche e potenti e non hanno mai lavorato per ottenere ciò che si ritrovano. Tutti dovremmo avere pari opportunità. Io non sono un uomo apatico e lavoro giorno e notte per cambiare il mondo».
A un tratto sembra un po' stanco:
«Alcune persone pensano che sia molto ingenuo, e forse lo sono davvero. Come posso cambiare il mondo in 40 giorni?» .
Ma la vede anche come una sua responsabilità:
«Non sono Madre Teresa, ma cerco di rendere questo mondo un posto migliore. Forse sarà il mio lavoro per il resto della vita, anche se spero di potermi rilassare un po' dopo le elezioni e trascorrere più tempo con Anita, i miei figli e i miei nipoti».
Brian May è una persona buona, gentile e intelligente che, oltre ad aver venduto 200 milioni di dischi, ha dedicato gran parte della propria vita a fare cose buone e generose, e la cosa naturalemente è ammirevole. Eppure non posso che dispiacermi per la povera Anita, da sola sotto le lenzuola nel letto per ore, prima che Brian spenga il computer, metta via i suoi grafici a torta e la raggiunga.