Post by Comunità♔Queeniana on Oct 15, 2014 7:51:45 GMT 1
─ Estratto su Freddie, traduzione in italiano di Claudio Tassone per Comunità Queeniana
* * *
Una delle amicizie più strette di Clark era quella con Freddie Mercury. Erano diventati amici quando Clark gli chiese di registrare una canzone, In My Defence, per l'album dello show [il musical Time, ndt].
«C'era un rispetto reciproco», dice Clark. «Nessuno di noi due era uno yes man, quindi lavorammo bene insieme e vendemmo milioni di dischi».
Quando a Mercury venne chiesto di se volesse prendere parte a Time lui rifiutò dicendo «Per un motivo, mio caro: non mi sveglio prima delle 3 del pomeriggio, quindi non potrei fare gli spettacoli del mattino. Per di più, quando ho uno show mi faccio il mazzo a cantare per tre ore e poi sono stanco morto. Per cui sarebbe impossibile per me fare otto spettacoli alla settimana».
La morte di Mercury segnò profondamente Clark.
«Ero a casa sua con lui proprio alla fine», ricorda.
«Il dottore se ne era andato e sapevamo che era solo una questione di tempo. Eravamo da soli e, quando se ne andò, scesi di sotto per dirlo al suo assistente Phoebe e al suo cuoco Joe. La sua ex fidanzata, Mary Austin, venne su ed io telefonai ai genitori di Freddie per comunicare la notizia.
Sembrava in pace, ma fu una gran perdita. Aveva dato così tanto, ma avrebbe avuto ancora così tanto da dare.
C'erano due lati di Freddie: c'era il performer che andava oltre la vita stessa - più grande sarebbe stato il pubblico e meglio era.
E poi c'era l'altro suo lato: era la persona più premurosa di tutte. È stato molto onesto con Mary quando decise di fare outing e ammettere che era gay. La loro relazione rimase sempre forte».
Read more: www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-1078300/No-I-havent-facelift--honest-Pop-star-Dave-Clark-talks-sex-drugs--ageing.html#ixzz3G9XmHWZy
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Una delle amicizie più strette di Clark era quella con Freddie Mercury. Erano diventati amici quando Clark gli chiese di registrare una canzone, In My Defence, per l'album dello show [il musical Time, ndt].
«C'era un rispetto reciproco», dice Clark. «Nessuno di noi due era uno yes man, quindi lavorammo bene insieme e vendemmo milioni di dischi».
Quando a Mercury venne chiesto di se volesse prendere parte a Time lui rifiutò dicendo «Per un motivo, mio caro: non mi sveglio prima delle 3 del pomeriggio, quindi non potrei fare gli spettacoli del mattino. Per di più, quando ho uno show mi faccio il mazzo a cantare per tre ore e poi sono stanco morto. Per cui sarebbe impossibile per me fare otto spettacoli alla settimana».
La morte di Mercury segnò profondamente Clark.
«Ero a casa sua con lui proprio alla fine», ricorda.
«Il dottore se ne era andato e sapevamo che era solo una questione di tempo. Eravamo da soli e, quando se ne andò, scesi di sotto per dirlo al suo assistente Phoebe e al suo cuoco Joe. La sua ex fidanzata, Mary Austin, venne su ed io telefonai ai genitori di Freddie per comunicare la notizia.
Sembrava in pace, ma fu una gran perdita. Aveva dato così tanto, ma avrebbe avuto ancora così tanto da dare.
C'erano due lati di Freddie: c'era il performer che andava oltre la vita stessa - più grande sarebbe stato il pubblico e meglio era.
E poi c'era l'altro suo lato: era la persona più premurosa di tutte. È stato molto onesto con Mary quando decise di fare outing e ammettere che era gay. La loro relazione rimase sempre forte».
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